La storia (Netflix, Prima Stagione: QUI il sito ufficiale) ha momenti piacevoli e divertenti alternati ad altri più seri.
Jimena, dirigente della società di famiglia, di cui intende diventare presidente, è quasi divorziata da un marito inetto e inconsistente, ha tre figli e si trova senza baby sitter.

La vecchia tata, di nascosto, manda un giovane uomo a bussare alla porta: Gabriel, un bel cow boy che si presenta con un maialino in una cassetta e tanti giocattoli. Jimena non è così convinta dell’assunzione, ma preoccupata per la carriera e per il fatto che il padre è intenzionato a dare la presidenza al cugino manipolatore e disonesto, ma uomo (sigh!), accetta di prenderlo in prova.
Gabriel ha una missione segreta da compiere per salvare la hacienda del padre, e cioè scoprire chi sta dietro la società che sta acquistando i ranch attorno alla sua proprietà e sta tentando di rovinare anche lui.

Il giovane ha subito una buona intesa con i figli di Jimena, che si sente attratta da lui. A sorpresa, si ripresenta l’ex marito. Anche il lavoro la stressa e situazioni poco chiare rendono complicata la storia sentimentale che si stava sviluppando tra di loro.
Il finale è aperto.

Gli attori sono bravissimi e anche molto belli, ma è altro ad avermi colpito: la difficoltà per una donna di avere una carriera; il lavoro che deve fare per mantenere un certo livello di credibilità quando si confronta con un entourage tutto maschile; il fatto che generalmente la parola e il lavoro di baby sitter siano automaticamente associati a una persona di genere femminile e quindi assumere un uomo sia molto fuori norma!
Una storia interessante che spero abbia lo sviluppo che merita.

Piera Nascimbene potete trovarla su Facebook: QUI.