Quei due si sarebbero amati, era scritto. O si sarebbero distrutti. Soltanto il Cielo poteva saperlo.
San Pietroburgo, 1862. Nella Russia dei ghiacci e degli eccessi, Michelle e Dimitrij si sfiorano, si trovano, si sfuggono per poi ritornare l’uno nelle braccia dell’altra, come in un valzer di quelli che si ballano nei grandi saloni delle feste, illuminati a giorno da migliaia di candele.
Michelle e Dimitrij, incredibilmente insieme per combattere i fantasmi e gli incubi del loro passato.
Siamo nella Russia dei contrasti, degli schiavi e degli zar, del ghiaccio e del disgelo, dell’odio e della passione, dove soltanto l’amore può salvare un cuore e purificare un’anima. Come un cerchio di fuoco.
Ciao Babette,
due righe di presentazione per “Il cerchio di fuoco” che uscirà martedì in Odissea Romantica di Delos?
Anno del concepimento? 1972.
Località? Stabilimento balneare.
Forse è un’informazione troppo sbrigativa, arricchiamo un po’.
Sono del 1948, avevo 24 anni e da sempre voglia di scrivere. Avevo buttato giù qualche racconto di nascosto. Perché si sappia, mi vergognavo di questa necessità di costruire storie e a pochissime amiche (due, due sorelle e una era la Carla a cui avrei dedicato anni dopo il romance Legami d’amore) avevo confessato questo segreto.
Eravamo sdraiate al sole, io ad asciugarmi dopo una nuotata e loro due a rosolare. Ecco, ho la scena davanti agli occhi. Carla mi porge la custodia delle sigarette, rossiccia e un po’ consunta per l’uso. Mentre accendo, Julie mi fa: “Marri, perché non scrivi un romanzo d’amore e d’avventura? Più amore che avventura però?”
Chiarisco che non avevo mai letto un romanzo rosa, mia madre non era una lettrice e mio padre, come letture d’intrattenimento, era un fedelissimo di Giallo Mondadori, Segretissimo e qualche Urania.
“Mica capace” rispondo, mezzo affogata dal fumo per traverso.
“Se non provi, non lo sai” Carla, la più pragmatica.
“Vado a farmi un bagno.”
E nuoto un bel po’ oltre la boa.
Al ritorno Julie ricomincia come se non ci fosse stata interruzione: “In Russia, metà Ottocento. Domani mi porti dieci pagine.”
Alle amiche vere non riesco a dire di no.
Nella notte scrivo dieci pagine a mano, fogli a quadretti, quelli da ricarica.
Le porto, leggono mentre nuoto.
Quando torno: “Domani altre dieci.”
Così è nato “Il cerchio di fuoco”, dieci pagine per volta.
Anni dopo, per sfizio, l’ho passato al pc. Anni dopo? 1988, avevo scoperto WS4 e volevo fare esercizio.
L’ho arricchito, approfondito…
E l’ho lasciato lì.
Quando è arrivato Word, per ri-sfizio e per fare esercizio ho effettuato la conversione…
L’ho arricchito, approfondito…
L’avrei anche proposto a Mondadori, ma cominciavo a essere nota per l’ambientazione italiana.
A Elena Vesnaver l’ho mandato quasi per scherzo, ancora da revisionare, perché avevo in mente alcune modifiche e avevo cominciato e poi mollato.
Inaspettatamente ha deciso di comprarlo, ho effettuato i cambiamenti che avevo in mente.
La storia? Lui e lei si conoscono, si attraggono e si respingono. Dopo moltissime traversie l’amore trionfa. È un romance!
Per mia scelta non ho aggiunto scene di sesso bollente, un po’ perché mi sembrava di tradirlo e un po’ perché fra quei due il problema non è il sesso, ma altro.
Titolo: Il cerchio di fuoco.
Autrice: Maria Masella.
Genere: Romance storico.
Editore: Delos Digital, Collana Odissea Romantica. Uscita: 23 maggio 2017.
Prezzo: euro 2,99 (e-Book).
Maria Masella è nata e vive a Genova. Laureata in Matematica, ha insegnato per molti anni al liceo scientifico ma, dopo i primi successi editoriali, ha abbandonato l’insegnamento. La sua carriera da scrittrice ha avuto inizio con la pubblicazione di alcuni suoi racconti di spionaggio nella collana Segretissimo Mondadori ma ha poi cambiato più volte genere, scrivendo racconti o romanzi fantasy, gialli e romance con ambientazione sia storica che contemporanea.
Ha partecipato varie volte al Mystfest di Cattolica, ed è stata premiata in due edizioni (1987 e 1988). Due suoi racconti sono stati finalisti al Premio Tolkien. La Giuria del XXVIII Premio Gran Giallo Città di Cattolica (edizione 2001) ha segnalato il suo racconto La parabola dei ciechi edito successivamente nell’antologia Liguria in giallo e nero pubblicata da Fratelli Frilli Editori, casa editrice emergente che promuove gli scrittori liguri.
Con Frilli Editori ha pubblicato una serie di gialli aventi come protagonista il commissario Antonio Mariani.
Certo un Masella non ambientato in Italia mi fa un po’ impressione.
Ma lo comprerò subito. Ovviamente.
Ho visto la tipologia su Amazon: è un romanzo per bambini, adolescenti e ragazzi? È un romanzo di arte, cinema e fotografia?