Mi piacerebbe parlarvi di una saga che ho scoperto da poco e che sto amando alla follia. Nevernight di Jay Kristoff.
Ho iniziato a leggerla/ascoltarla su Audible dopo aver letto tante recensioni positive ed entusiaste. La chicca è ascoltarla. Amo, adoro, letteralmente, la voce del narratore. Daniele Crasti sa catturarti con la sua voce calda e profonda. L’intensità dei dialoghi. Gli accenti. Ho ascoltato anche altri libri letti da lui, ma penso di poter dire che dà il meglio di sé proprio con Nevernight.

Parto con il dire che non è una lettura semplice. Intanto perché la saga è ambientata in un mondo crudo e crudele. Una sorta di impero romano, con elementi rinascimentali, una mentalità a volte da medioevo, scorci decadenti e scintillanti come Venezia e putrido orrore degno di un film splatter. Ci sono imperatori, gladiatori, tribuni, dominae, delizianti e così via. Molte culture sono presentate e ben delineate nel corso della storia andando ad arricchire un world building peculiare.

Il titolo fa riferimento al fatto che la notte non viene quasi mai. In questo mondo tre soli di diversi colori e intensità splendono nel cielo. Sempre. Sono quasi asfissianti. Ricordano gli occhi di T.J. Eckleburg. E, per l’appunto, sono gli “occhi” di un Dio crudele e onnipresente. Maschilista e patriarcale, che ha imprigionato la sua sposa (la notte). Non vi dirò il motivo, perché è un elemento centrale della saga. Vi dirò che, invece, il culto di questa divinità è tangibile. Così come lo è quello della sua sposa, benché nascosto, alla quale Mia si voterà.

C’è tanta violenza. La vita stessa della protagonista è segnata dalla violenza: da figlia di un nobile si ritrova a essere una mendicante. La sua famiglia viene sterminata quando lei ha soltanto dieci anni.
Giurerà vendetta. Ed è proprio in favore di questa vendetta che Mia Corvere intraprenderà un viaggio di crescita attraverso tutto l’orrore che sa esserci in questo mondo dove sembra non esserci spazio per il riposo.
Sulla sua strada troverà preziosi alleati. Amici. Amanti, per giunta. E sarà combattuta perché per fare posto alla vendetta e al risentimento non dovrebbe esserci spazio per la tenerezza, no?
C’è il sesso. Anche quello è in linea con la saga. Non aspettatevi l’amore. C’è, ovviamente, e in tanti aspetti, ma non è un amore sano nella maggior parte dei casi. Arriverà nel corso della storia, ma sarà avvelenato proprio come tanti altri aspetti di questa saga.

Cosa rende speciale questa ragazzina che fiorirà in una splendida e fiera donna pericolosissima?
Mia nasconde un segreto.
È in grado di comunicare con le ombre.
In un mondo dove tutto è luce, Mia Corvere sente il buio. Che le parla. Ha la voce melliflua di Messer Cortese: il gatto fatto di ombre che diventerà il suo “passeggero”. Cosa significa?
Non è un caso.
Inseguendo il suo ideale di vendetta in una sorta di Conte di Montecristo distorto, Mia dovrà fare i conti con la realtà e soprattutto con i sentimenti. Perché, come dicevo prima, per lasciare spazio all’odio bisogna tagliare fuori gli altri sentimenti. Ma cosa succede se questi sanno essere prepotenti?
Vorrei parlarne ancora a lungo ma credo sia il caso di concludere.
Dunque: il mio è un consiglio o uno sconsiglio?
Lascio la domanda in sospeso.
Spero di avervi incuriosito.
Per finire, vi lascio un’immagine di Ash (la ragazza bionda), Mia (al centro) e Tric (quanto lo amo!), realizzata da Gonzalo M per Jay Kristoff.

LIBRO PRIMO DEGLI ACCADIMENTI DI ILLUMINOTTE
Destinata a distruggere imperi, Mia Corvere ha solo dieci anni quando riceve la sua prima lezione sulla morte. Sei anni dopo, la bambina cresciuta tra le ombre si avvia a mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Ma le possibilità di sconfiggere nemici così potenti sono davvero esili, e Mia è costretta a trasformarsi in un’arma implacabile. Deve mettersi alla prova tra i nemici – e gli amici – più letali, e sopravvivere alla protezione di assassini, mentitori e demoni, nel cuore stesso di una setta dedita all’omicidio. La Chiesa Rossa non è una scuola come le altre, ma neanche Mia è una studentessa come le altre. Le ombre la amano. Si nutrono della sua paura.

LIBRO SECONDO DEGLI ACCADIMENTI DI ILLUMINOTTE
Mia Corvere, distruttrice di imperi, ha trovato il suo posto tra le Lame di Nostra Signora del benedetto omicidio, ma sono in tanti all’interno della Chiesa Rossa a pensare che non se lo meriti. La sua posizione è fragile, e non si sta affatto avvicinando alla vendetta cui agogna. Ma dopo uno scontro letale con un vecchio nemico, Mia inizia a sospettare quali siano i veri moventi della Chiesa Rossa. Al termine dei grandi giochi di Godsgrave, Mia tradisce la Chiesa e si vende come schiava per avere la possibilità di mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Sulle sabbie dell’arena, Mia trova nuovi alleati, feroci rivali e domande ancora più incalzanti sulla sua affinità con le ombre.

LIBRO TERZO DEGLI ACCADIMENTI DI ILLUMINOTTE
Mia Corvere, gladiatii, schiava fuggiasca e infame assassina, sta scappando. Dopo i grandi giochi di Godsgrave, finiti con il più audace omicidio nella storia della Repubblica itreyana, Mia si ritrova braccata. Potrebbe non uscire viva dalla Città di Ponti e Ossa. Il suo mentore Mercurio è ora nelle mani dei suoi nemici. La sua stessa famiglia la vuole morta. Ma sotto la città, un oscuro segreto è in attesa. La notte sta per scendere sulla Repubblica, forse per l’ultima volta.

QUI, trovate la pagina-autore di Jay Kristoff.

Maurice Fay è autore di romance MM fantasy e youngadult.
Ama le storie gay, queer e a tematica LGBTQ.
Laureato in Lingue e Culture del Mondo Moderno alla Sapienza di Roma, ha cominciato a scrivere per dare rifugio a chiunque ne abbia bisogno.
Nutre un’ossessione per le sirene. Infatti, ha creato il mondo dei sireneidi con la Trilogia del Maremoto, saga fantasy gay femminista.
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