Vacanze al cimitero di Domenica Luciani

Giunti Junior

3 stelle

Un funerale, due cimiteri, una foresta misteriosa, uno spettro dispettoso, un cavallo nero senza coda, una strega e… naturalmente, una notte buia e tempestosa nella quale succede un terribile incidente. Per Jerry, spedito dai genitori in vacanza a casa dello zio, becchino in Alto Adige, e Tilly sarà l’estate più eccitante della loro vita, alle prese con un caso molto intricato da risolvere: le apparizioni terrificanti dello spettro di Angelo Casentin, un ragazzo morto qualche mese prima in un incidente. Quando i due avranno risolto il caso, la vacanza sarà già alla fine, ma qualcosa di nuovo tra di loro starà per iniziare… Un romanzo nel quale l’umorismo irrompe liberatorio in una detective story dai toni macabri, con qua e là qualche tocco horror. Età di lettura: da 11 anni.

Mah, sarò strana io, ma un libro per ragazzini (dai 10 anni in su, ok) in cui tutti pisciano e a cui girano le palle, obiettivamente, non lo concepisco. Sono abituata ad altro, forse. Anche la narrazione mi stona, e tanto, dal momento che è tutto in passato prossimo. Non so, è il secondo libro di questa autrice che provo a leggere, e non metto in dubbio che sia fantastica, ma non siamo proprio compatibili.

OoO

Magia di un amore di Lisa Kleypas

Leggereditore Narrativa

5 stelle

“I romanzi storici sensuali e oscuri, in cui le questioni sociali dell’epoca vittoriana e le relazioni amorose sono trattate con la stessa intensità, sono il tratto distintivo di Lisa Kleypas. Magia di un amore è un altro solido sforzo di quest’autrice maestra nel suo genere.” Publishers Weekly

“Lisa Kleypas non delude mai i veri romantici.” Detroit Free Press

“Una delizia, dall’inizio alla fine.” Library Journal

Lady Aline Marsden è stata cresciuta con uno scopo: concludere un matrimonio vantaggioso con un membro della propria classe sociale. Invece si è donata a John McKenna, uno stalliere. Una trasgressione imperdonabile, al punto che, per proteggere John dall’ira paterna, Aline gli fa credere di volerlo respingere a causa della sua umile condizione. Così il giovane viene cacciato dalla proprietà e lei confinata in campagna, lontana dalla vita londinese. Trascorsi dieci anni, l’ex stalliere ha fatto fortuna ed è tornato, più ardito e affascinante di prima, per vendicarsi della donna che gli ha infranto il cuore. Ma tra loro la magia è immutata, e John dovrà decidere se portare a termine il suo piano o rischiare tutto per quell’unico vero amore.

La Kleypas è una garanzia, e si sa, ma McKenna è… che personaggio! E che bella, bellissima storia.
E niente, innamorata dello stalliere: ammetto.

OoO

The kissing Booth di Beth Reekles

DeA

3 stelle

Rochelle ha diciassette anni, è bella, popolare, brillante. È circondata di amici, ma non è mai stata baciata. Non ha mai avuto un fidanzato, solo cotte per tipi sbagliati, bad boy di cui le era impossibile innamorarsi davvero. E Noah non fa eccezione. Anche lui è inaffidabile, tenebroso, irritante. E con le ragazze vuole solo divertirsi. Rochelle non ha alcuna intenzione di cedere al suo irresistibile fascino. Perché di una cosa è certa, Noah non è quello giusto. Glielo ripete di continuo anche Lee, il suo migliore amico, l’unica persona a cui Rochelle non potrebbe mai rinunciare. Ma il fatto che Lee sia il fratello di Noah complica ogni cosa. Soprattutto quando Lee scopre un segreto, un segreto inconfessabile che non può, o forse non vuole, condividere con Rochelle. Età di lettura: 13 anni.

Comincio a chiedermi se non siano meglio i pezzi di film che circolano su Youtube, con gli attori bellissimi e simpaticissimi che rischiano, poveri, di fare la fine delle star di Twilight. Il romanzo non è niente male, trama un po’ scontata e scrittura non proprio trascendentale, ma piacevole. Ho avuto un attimo di perplessità tra la prima e la seconda parte perché ho temuto che Ella fosse stata lobotomizzata tra la prima e la seconda volta, ma poi ho deciso di assecondare il flusso e amen, la storia ha ripreso il proprio corso dopo essere inciampata. Andrebbe benissimo se non fosse per il finale alla: ma che ti sei fumata, autrice? Perché adoro il realismo, ma se non mi dai una gioia dopo tutto ‘sto giro di parole, e non mi riscatti fino in fondo quel poveraccio di Noah che per due pugni, una sigaretta e qualche bacetto me lo hai fatto diventare “gioventù bruciata de noantri versione2018”, io ci rimango male e poi mi balla l’occhio. Non si fa.
Passabile, leggibile, migliorabile. Aspettiamo di vedere se è previsto un seguito, a Dio piacendo.