Nella storia di Madre e di Padre ci sono degli avvenimenti che determinano un prima e un dopo. La nascita di Maggiore e poi quella di Minore, ad esempio, o l’incidente che li coinvolge, ma anche episodi apparentemente marginali dirottano le loro esistenze, come le nostre: delle mani che si sfiorano per caso e poi si trattengono appena più del dovuto, o l’apertura casuale di una chat altrui. In questo esordio luminoso e contundente, Michele Ruol ci conduce nell’intimità dei suoi personaggi attraverso le impronte lasciate sugli oggetti della casa in cui abitavano, riuscendo a farci continuamente ricredere sull’idea che ci siamo fatti su ciascuno di loro – e forse anche su quella che abbiamo di noi stessi. Vincitore della 31ª edizione del premio Giuseppe Berto e vincitore della 9ª edizione del premio Fondazione Megamark.
Titolo: Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia.
Autore: Michele Ruol.
Genere: Narrativa contemporanea.
Editore: TerraRossa Edizioni.
Prezzo: euro 8,90 (eBook); euro 15,20 (copertina flessibile).
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Non è una narrazione lineare quella che Michele Ruol ci regala. Le voci non seguono un ordine cronologico. Anzi, non seguono un ordine. Perché a parlare sono le cose. La misura del dolore, quando qualcuno che amiamo viene a mancare, la danno sempre le cose. Ed ecco che l’assenza si fa spessore, assume un peso solido, tende trappole fatte di oggetti che non sono mai, mai più, semplici oggetti. Padre e Madre, non sapremo mai i loro nomi, sono sopravvissuti ai figli. Maggiore e Minore sono morti in un incidente d’auto. Adolescenti, pieni di segreti, di luce e di ombre, come sempre sono gli adolescenti. Sconosciuti, come quasi sempre sono i figli per i genitori. Ed ecco che, di oggetto in oggetto, di ricordo in ricordo, Madre e Padre tessono la tela della memoria, solidificano il passato in un tessuto pieno di pieghe, intricato, ma necessario. Imparano, nel più doloroso dei modi, che alla colpa della sopravvivenza si sopravvive. Che il futuro esiste, così come esiste una spiegazione per quell’incidente che, mentre una foresta bruciava, ha annientato tutto. Poi, però, la terra bruciata ha cominciato a rifiorire. Bellissimo. Leggetelo.
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