1814, Camden Castle. La domanda che tutto il ton londinese si pone è perché lady Arabella, lucente stella, madrina indiscussa della nobiltà e presenza onnisciente di tutte le manifestazioni mondane, sia sparita da un anno per rifugiarsi nella calma bucolica della casa ancestrale dei duchi di Camden. Poco dopo il temporaneo ritiro a vita privata di suo fratello e la sua amata duchessa per la nascita dell’erede ducale, la chiacchierata lady Arabella è infatti fuggita da Londra senza un saluto, senza spiegazioni e, apparentemente, senza una causa. Tuttavia, il passato la raggiunge con il passo claudicante del Marchese di Avenox e quella serenità sembra persa per sempre. E quando finalmente lei lo rivedrà, lo scintillio della sua anima inquieta riprenderà ad abbagliare il mondo. Fino a che punto sarà possibile ignorare l’attrazione? Fino a quando il Farabutto sarà capace di vivere e respirare senza la sua Sgualdrina?

TITOLO: Il Farabutto e la Sgualdrina.
AUTRICE: Pitti Duchamp.
GENERE: Romance storico.
SERIE: Stand Alone (anche se ritroviamo i protagonisti di “Frittelle al miele e altre dolcezze”: QUI il link per Amazon).
EDITORE: Words.
PREZZO: euro 2,99 (eBook); euro 14,99 (cartaceo).
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Un eroe di guerra e la “perla” del Ton. Che cosa hanno in comune un mutilato e la più affascinante dama dell’alta società inglese? Apparentemente, nulla. In realtà, fra i due scorre potente e inarrestabile un sentimento amoroso che li fa soffrire, li allontana e poi li riavvicina, con violenza.

Il Marchese di Avenox è tornato da una delle innumerevoli guerre napoleoniche con una gamba in meno e tanti dubbi in più. Convinto che Lady Arabella sia una delle più sfacciate sgualdrine sulla faccia della terra, la desidera e la odia con uguale forza. Ricambiato.

Fra i due è accaduto qualcosa, l’anno prima. Ed entrambi ne hanno tratto le conclusioni sbagliate.
Una forzata vicinanza, la presenza di un corteggiatore insistente (e viscido!), le circostanze… tutto sembra cospirare per far sì che i due si riavvicinino. Intanto, Pitti Duchamp si diverte e mettere un ostacolo dietro l’altro nel cammino di queste due anime anelanti.
Arguti, pungenti, i dialoghi fra Avenox e Arabella. Sensuali ma mai esplicite le scene d’amore. Insomma, una storia gradevole che ci fa sospendere volentieri l’incredulità e perdonare quelle piccole licenze che Pitti Duchamp si prende con la storia, la medicina e la scherma.
Qualche refuso.
Quattro stelline e mezzo.
Copia acquistata.