L’impulsiva Abigail Apple è determinata a salvare il suo canile preferito dalla chiusura. Cooper Hill, un poliziotto ligio al dovere, potrebbe essere la chiave per salvare il rifugio e conquistare il suo cuore.
Abigail Apple è in ritardo per il suo appuntamento al buio quando viene costretta ad accostare a causa della sua guida veloce. Sfortunatamente, al poliziotto pignolo non interessa il suo ritardo, men che meno il fatto che il suo canile preferito rischia di chiudere. Ora la ragazza deve andare all’appuntamento con il fango secco sui tacchi, l’abito pieno di peli di cane e una fragranza di stalla sui capelli. Quando arriva a destinazione, Abigail scopre che l’uomo affascinante con cui deve incontrarsi è nientemeno che il poliziotto che l’ha fermata.
Abigail non ha nessuna intenzione di restare per l’appuntamento, ma poi scopre che Cooper Hill è a capo di una commissione cittadina che premierà un’associazione benefica a scelta con una donazione a sei cifre. Che altro può fare la ragazza se non dare una seconda opportunità a Cooper, per convincerlo a votare per il canile? Presto, tuttavia, Abigail comincia a provare interesse per la voce profonda del ragazzo, il suo cuore gentile e il suo tocco delicato, più che per il suo voto.
Riusciranno il poliziotto pignolo e l’impulsiva amante degli animali a imparare che, nonostante le prime impressioni tutt’altro che positive, una seconda possibilità può portare all’amore?

Titolo: L’appuntamento milionario.
Autrice: Susan Hatler.
Genere: Romance contemporaneo (scelta del Gruppo di Lettura per il mese di aprile 2024).
Serie: Appuntamento da rifare, volume I.
Editore: Hatco Publishing.
Prezzo: euro 0,00 (eBook); euro 9,62 (copertina flessibile).
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STORIE DI VIRGINIA (QUI il suo Blog) se la cava con poche parole. Leggiamo che cosa ne pensano altre lettrici.

ELISA VIVIEN SERRA (fondatrice di Land Editore: QUI il sito della casa editrice): Avevo proposto questo libro per la lettura di gruppo perché mi era molto piaciuto, nonostante la traduzione all’inizio sia problematica (diciamo che il primo 15% del romanzo ha una traduzione non al top).
E allora perché l’ho proposto?
Intanto perché la scrittura è molto brillante, ironica, frizzante, e la protagonista femminile è adorabile. Poi, da grande appassionata di cani, ci sono stati momenti durante la lettura in cui sono entrata in forte empatia con lei.
Anche il personaggio maschile mi è piaciuto tanto, ma ho amato soprattutto il conflitto tra i due protagonisti, dovuto al  fatto che lei è confusionaria, pasticciona, e lui è un poliziotto (chi non ama i poliziotti nei romance?), un uomo inquadrato che pian piano si lascia ammorbidire dalla nostra adorabile eroina.
Di mezzo c’è una storia perfettamente coerente nella sua brevità: un canile da salvare, due amiche strampalate che faranno davvero di tutto per aiutare quei poveri cani (ricordo che in America le leggi sono particolarmente crudeli: se i cani non trovano adozione quasi immediata, vengono soppressi).
E quando dico che farebbero di tutto, intendo anche uscire con un poliziotto iper rigoroso e dal broncio sempre in vista.
Insomma, consigliato.
Se solo queste autrici straniere avessero più cura nella scelta di traduttori professionisti, saremmo davvero a cavallo!

PIERA NASCIMBENE (QUI trovate il suo Profilo Facebook: chiedetele l’amicizia. È simpatica!): Il romanzo mi ha divertito nella parte iniziale perché vedere prima quali trovate si sia inventata Abigail per non pagare la contravvenzione e poi come abbia cercato di uscire da un appuntamento al buio dove la controparte era proprio il bel poliziotto che l’aveva fermata… be’, è stato spassoso. Non mi è piaciuto invece il cambio di atteggiamento quando Abigail ha saputo che proprio Cooper era colui che avrebbe potuto, essendo a capo della commissione cittadina che assegna un grosso premio a un’associazione benefica, favorire l’apertura di un nuovo canile (si parla di una cifra a sei zeri). Mi ha deluso molto il fatto che non avendo ricevuto l’assegnazione, si sia sentita offesa e se ne sia andata sbattendo la porta, visto che il ricatto emotivo/affettivo non aveva funzionato.
Cooper mi è piaciuto perché si è mantenuto fedele alle proprie idee, mentre Abigail, visto che non è una ragazzina, mi è parsa abbastanza superficiale e rigida sulle proprie posizioni. Il romanzo si fa leggere, ma non eccelle.

ILARIA CARIOTI (QUI trovate la sua Pagina su Amazon): Anch’io ho letto il libro del mese, ma se quello di marzo mi ha appassionato molto, stavolta… uhm… decisamente meno. Libro carino, leggero, mi è piaciuto il tema sul rifugio-canile, ma la trama non mi ha coinvolto. Mi è mancato un po’ di pathos nel rapporto tra i protagonisti, probabilmente è una questione di gusti… Insomma, se nell’altro ho divorato le pagine, nella curiosità di scoprire di più sul disagio del protagonista, stavolta ho un po’ arrancato nell’andare avanti con la lettura.

TIRIAMO LE SOMME? Abbiamo un e tre ni.
Andrà meglio a maggio?