Valentina G. Bazzani, Lucia Guglielminetti e il duo Mari Thorn-Anne Went hanno risposto alla fatidica domanda: quando hai cominciato a scrivere?
Io credo di aver iniziato a scrivere per protesta, in seguito a un episodio negativo. La scrittura ha sempre fatto parte di me, ma all’inizio non l’avevo presa seriamente. Ho iniziato a scrivere romanzi a diciannove anni, tardi rispetto ad altre autrici, ma da quel momento non mi sono mai fermata. È stata un’illuminazione. Ho capito subito che volevo fare quello nella vita, volevo scrivere, e mi sono battuta per questo. Sono felice del mio percorso. Anche se non è stato facile, anche se sono caduta tante volte (e chissà quante altre cadrò), mi ha dato soddisfazioni immense e soprattutto mi ha fatto conoscere persone meravigliose. Non potrei immagine la via senza tutti voi. Grazie.
Scrivere? Raccontini ne ho sempre scritti fin da adolescente.
Il mio anno di svolta però è stato il 2009, quando Raistan Van Hoeck ha deciso di scegliere me per raccontare la sua storia. Prima con la storia breve “L’ospite inatteso”, giusto per farsi dare un’occhiata e non spaventarmi troppo, e poi con i libri della saga RVH. Due anni intensi e meravigliosi, in cui finalmente provavo a me stessa di essere in grado di scrivere qualcosa di buono. Da allora non ho più smesso. Lui è ancora qui a raccontarmi le sue storie, a cercare “alleanze” letterarie che poi sono la cosa che mi diverte di più; di tanto in tanto arriva anche altra gente e il condominio nella mia testa si anima. Restate ragazzi, siete tutti i benvenuti. Ma lo sei soprattutto tu, mio angelo pallido.
Leggo da sempre e tanto. Alle elementari facevo tenere il segno alla compagna di banco e andavo avanti a leggere il brano sul Libro di Lettura perchè gli altri andavano troppo piano e io volevo sapere come andava a finire; se non bastava, passavo al brano dopo. A metà anno scolastico il libro era finito e attaccavo a leggere quello dei miei fratelli più piccoli. Però a scrivere non ci ho mai pensato perchè scrivere per me era qualcosa che aveva a che fare solo con i pensierini o col dettato o col tema.
E poi c’è stato il teatro. Poesie e recite da piccola, ma anche lavori teatrali impegnativi al liceo. Mi ci sono sempre buttata a capofitto, perchè ero quella che aveva una memoria di ferro e non si vergognava a recitare davanti ad un pubblico. Cosa c’entra con lo scrivere? C’entra, perchè io “scrivo quello che vorrei leggere” e cinque (quasi sei) anni fa ho scoperto che qui su FB c’erano tante ragazze che recitavano-scrivendo le storie che non potevano trovare già pubblicate. Ho cominciato così, creando e ‘recitando a braccio’ attraverso il personaggio di una maestra di scuola di metà Ottocento e finendo per riempire gigabyte di storie di ogni tipo. Unico vincolo, mi serve una socia con cui farlo! Ho avuto la fortuna di cimentarmi con diverse autrici, alcune delle quali stanno raggiungendo la fama che meritano, ma solo con una ho trovato davvero la magia che serve per continuare ad andare avanti. Socie. Da Milton ai confini della terra! Vero Anne?
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