Titolo: Piccolo uovo.
Autore: Francesca Pardi.
Illustrazioni e copertina: Francesco Tullio-Altan.
Genere: libro per bambini, illustrato.
Editore: Lo Stampatello.
Prezzo: euro 11,90 (cartaceo, copertina cartonata).
La mia valutazione: * * * * *
http://www.lostampatello.com/catalogo3.html
Piccolo uovo non vuole nascere perché non sa dove andrà a finire. Parte allora per un viaggio che lo porterà a conoscere i più diversi tipi di famiglia…
Altan presta la semplicità del suo mondo felice per descrivere come ognuna di queste possa essere un luogo meraviglioso in cui crescere.
Premio Andersen – Gli Oscar dei libri per ragazzi, anno 2012, Miglior libro 0/6 anni.
Un nido di paglia e Piccolo Uovo, che non vuole nascere perché non sa ancora dove andrà a finire. Ha sentito parlare di “famiglia”, ma non ha idea di che cosa sia. Così decide di mettersi in viaggio e di andare a vedere.
Due-tre righe per pagina, lo spazio occupato in gran parte dai disegni di Altan. Apparentemente semplici, in realtà di grande raffinatezza. Colori pastello, con qualche punta vivace. E questo Piccolo Uovo che incontra tante famiglie… ce ne fosse una uguale all’altra! Ci sono papà coniglio, mamma coniglia e tre figli conigli. Ma anche mamma gatta e mamma gatta con il loro gattino. Papà ippopotamo con il suo piccino. E Piccolo Uovo cammina (ma camminano le uova, o rotolano un po’ qua e un po’ là? Altan ha buon cuore e ha disegnato due zampette a Piccolo Uovo, giusto due rametti secchi che gli permettano di muoversi).
Alla fine (spoiler!), il guscio di Piccolo Uovo comincia ad aprirsi e il nostro amico corre dalla sua famiglia. Già, ma come sarà quella famiglia? Francesca ci lascia con la curiosità insoddisfatta, ma intanto i nostri bambini hanno imparato con un libro (non è mai troppo presto per cominciare a leggere) quello che vedono ogni giorno a scuola: tante famiglie, una diversa dall’altra. Basta che tutti si vogliano bene e che i bambini siano felici. Che siano conigli, o ippopotami, o… cosa verrà fuori da Piccolo Uovo?
Delicato, divertente… molti hanno chiesto che sparisse da quelle biblioteche di classe che sono il vanto di ogni scuola. Non si parla (e sembra di sentire arrivare il Castigamatti) di queste cose ai bambini! E io mi/vi chiedo: perché no?
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