(ottobre 2013).
stelline e mezzo.
conosce all’aeroporto Mircea, un giovane medico, scoprendo poi che abitano
nella stessa città. È l’inizio di un rapporto intenso ma inatteso che
costringerà Luca a riconsiderare se stesso e tutta la sua vita, con, senza o
addirittura oltre Mircea.
rarefatto nel cielo, un’impalpabile scia che ti segna dentro, ma continua a
mutare forma sotto il tuo sguardo, senza che tu possa dominarlo o costringerlo,
o anche solo credere di farlo tuo per sempre.
quarant’anni fa, riuscendo ad essere per un giorno e un’ora “maggiolina” (da
cui il nome che si è scelta). Ha sempre preferito leggere e scrivere rispetto a
qualsiasi altra occupazione e la cosa all’inizio infastidiva un po’ in
famiglia, finché sua nonna ha sentenziato di lasciarla fare.
romanzo di fantascienza a diciannove anni e poi si è dedicata ad altro,
studiando, lavorando e viaggiando. Adora tutto ciò che è sopra le righe e
diffida dei sentimenti tiepidi, perché se non c’è la passione non c’è sapore. Vive
con marito, cuoco appassionato, e tre bimbi scatenati nel nord-est d’Italia, in
costante ricerca di una casa più grande dove fare entrare anche tutta la sua
biblioteca.
conosciuto delle cose, la sicurezza dei suoi affetti, la prudenza delle sue
scelte sessuali. Perché era un uomo ed era tutto sbagliato.”
Luca: fidanzato storico di Bea e con lei chiuso in un sentimento di affetto più
che di passione, innamorato del proprio lavoro di architetto restauratore, detto “Luca
il Loquace” per la caratteristica che lo contraddistingue di “vedere” la vita
piuttosto che viverla pienamente.
dall’incontro casuale con un giovane medico italo-rumeno, Mircea, i cui occhi
scuri si piantano nel cuore e nel cervello di Luca. E non se ne vanno più.
caso e che Luca continuerà a negare per molto tempo, timoroso di vivere
davvero, e finalmente, una vita diversa ma non per questo meno appagante.
arriva, dopo che Luca si è deciso a crescere e a recidere il legame affettivo con
Bea. Un bel personaggio questa ragazza solare che conosce Luca meglio delle sue
tasche e che, capita la situazione, aiuterà quel riluttante innamorato a
prendere coscienza dei sentimenti che lo tormentano e ad accettare una scelta
non solo amorosa ma anche di vita.
stesso tempo, il romanzo tratta un argomento ancora piuttosto ostico nel nostro
Paese, quello dell’amore omosessuale, e lo fa con intelligenza e sensibilità.
Padova, che amo particolarmente e che mi fa tornare alla mia (lontanissima)
infanzia.
che Luca, astemio all’ennesima potenza, si fa preparare con la cedrata Tassoni
al posto del Campari. Un veneto che non beve? Eresia!
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