La saga dell’attraversaspecchi di Christelle Dabos (QUI la Pagina-Autore). Un world building meticoloso e allegorico, ma allo stesso tempo verosimile nella sua assurdità, caratterizza le ambientazioni della saga.
Atmosfere multisensoriali rese perfettamente dalla prosa ricercata e sontuosa, tradotta in maniera magistrale.
Tanti misteri, tanti colpi di scena. Situazioni che descrivono la nostra società e il nostro tempo in chiave fantasy.
Una storia d’amore quasi esasperante; definirla #slowburn non rende abbastanza l’idea 😜 e per certi versi ricorda un po’ Cime Tempestose.
Personaggi indimenticabili. Andrebbero menzionati tutti, ognuno con la propria caratterizzazione minuziosa. Tra tutti spicca Ofelia, almeno per me.
Impossibile non innamorarsi della sua goffaggine. Impossibile non innamorarsi della sua capacità di reagire. Quasi una anti eroina per le sue tante imperfezioni, che nel corso della saga trasforma in punti di forza. Una vera combina guai, suo malgrado. Minuta, sovrappeso, una quattrocchi con un’indomabile criniera di riccioli, ma capace di far impallidire la più sofisticata delle eroine di qualsiasi altra saga. Di primo acchito potrebbe sembrare debole, ma la sua integrità morale, il suo stoicismo e la sua capacità di adattarsi e rialzarsi sempre ne fanno un emblema di resilienza. Ed ecco qua che tutta la sua forza interiore viene fuori ed è soverchiante; in un mondo di illusioni Ofelia è sostanza. È genuinità. E quando sembra diventare emblema di forza ecco che le sue piccole imperfezioni le insegnano nuovi confini che sarà in grado di superare restando sempre onesta con se stessa.
Per Thorn sarà impossibile resisterle, lui così schivo, distante… minerale nella sua rigidità. Si ritrova promesso sposo di una cosina insignificante che invece è uno scrigno di Pandora.
E mentre i misteri e i segreti di questa saga si dispiegano concorrendo a descrivere un mondo nel quale ci si vorrebbe perdere, Ofelia si ritrova e si fa ritrovare un’infinità di volte dal lettore.
Il suo potere di animista (gli abitanti della sua arca possono animare gli oggetti e hanno altre facoltà legate ad essi), ne fa una lettrice: è in grado di entrare nel passato degli oggetti, quindi nelle persone a essi legate. La sua integrità e la sua onestà ne fanno un’attraversaspecchi (leggere uno specchio è la lettura più difficile di un oggetto, poiché è come leggere se stessi e lo sguardo deve essere assolutamente limpido, altrimenti è impossibile). Questi due elementi la rendono quasi unica, ma i misteri legati a lei sono tantissimi.
Indubbiamente è il personaggio letterario che più amo. Di cui più amo leggere… almeno finora. E mi dispiace soltanto che la saga sia recente, perché amo tanto rileggere i libri, scoprire sempre qualcosa di nuovo di loro e di me e come cambino in base anche alla mia età.
Ma d’altra parte l’ho già letta e riletta tante volte e la rileggerò tante altre ancora. 😊
Nel frattempo è da poco uscito l’ultimo capitolo: Echi in tempesta e sono emozionato e agitato.
Non vedo l’ora di iniziarlo, ma ho anche paura perché so che mi sentirò un po’ orfano quando la saga sarà finita.

In genere regalo libri, da nerd penso sia uno dei regali più belli; è come voler regalare a qualcuno un viaggio, una storia d’amore, un rifugio o tanto altro ancora nel formato compatto di un libro.

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