La vita di Lena è come l’ha sempre desiderata: lineare, sicura, programmata. Lavora come penalista in un prestigioso studio di Genova, ed è convinta di seguire le orme del nonno paterno. L’unico fuori programma, fino a quel momento, è stato quando, qualche settimana prima, ha scoperto di essere incinta senza averlo minimamente preventivato. Sta ancora decidendo cosa fare della sua gravidanza, quando in un parcheggio sotterraneo, viene violentata e aggredita da tre uomini. Perde il bambino e perde la fiducia nella Giustizia che non riesce a trovare i suoi aguzzini. La sua vita sparisce. Diventa sopravvivenza. Poi, due anni dopo, l’arrivo di una donna che le lascia la traccia per individuare uno dei tre aguzzini, fa rinascere in lei il desiderio di vendetta. Lena pensa di averlo trovato e, tormentata, lo segue per giorni. Quando quell’uomo, però, viene ucciso, teme di essere stata lei a colpirlo a morte e di aver rimosso completamente la cosa. Tutti gli indizi sono contro di lei e anche chi la conosce sembra ritenerla colpevole. Può davvero essersi trasformata in un’assassina? Un thriller psicologico ambientato tra i caruggi di Genova, nel quale, per la protagonista, scoprire la verità sarà solo il primo passo per tornare a vivere.

Quando è stato piantato il seme che sarebbe diventato Tunnel? Moltissimi anni fa, diciamo quaranta. L’ufficio di mio padre era in una delle torri rosse di piazza Dante e aveva un posto auto nel parcheggio sotterraneo che accede al tunnel tortuoso che collega la Sopraelevata con la piazza.
È il tunnel fisico descritto nel romanzo: il tunnel in cui anni prima Lena è stata aggredita, picchiata e violentata da tre uomini. Da allora vegeta: ha interrotto il praticantato nel prestigioso ufficio legale situato in una torre, si accontenta di fare l’impiegata nella succursale di Sampierdarena. E da allora ha sempre evitato di percorrerlo. Ma per necessità deve usarlo per non arrivare in ritardo. Questo riaccende i ricordi, anche la collera, perché la Legge, in cui ha sempre creduto, non ha trovato i colpevoli.
Ma c’è un tunnel ancora più buio di quello fisico: è quello interiore. E Lena dovrà percorrerlo cercando la verità.
Sulla trama non posso dirvi altro.

Vorrei però aggiungere alcune considerazioni.
Molti miei colleghi “usano le vesti del noir” per analizzare la società in cui viviamo, per denunciarne le contraddizioni. Io ho effettuato una scelta diversa: mi interessano la sofferenza e il dolore di cui tutti, vittime o colpevoli o semplici testimoni, sopportano il peso.
Nella serie del commissario Antonio Mariani la sofferenza e il dolore sono bilanciati dagli affetti; nella serie Teresa Maritano c’è una luce di speranza rappresentata da Paola.
E in Tunnel? Taccio.
Il romanzo è in terza persona singolare e al passato, ma è sempre suo il punto di vista. È lei a soffrire, a interrogarsi sul passato e sul presente.

Titolo: Tunnel.
Autrice: Maria Masella.
Genere: Noir.
Editore: La Corte Editore.
Prezzo: euro 17,95 (copertina flessibile).
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