Valeria Corciolani, Lacrime di coccodrillo
Guia deve badare ai piccoli Elia ed Emma, Lucia è alle prese con la traduzione dell’ennesimo romanzo e l’agenzia di catering appena avviata le assorbe più del dovuto. Nulla però può impedire alle due amiche di preoccuparsi per Betti. Soprattutto da quando ha preso a frequentare Raul, ribattezzato non a caso fecalomo, “la vera essenza del bastardo”. Quando, dopo due giorni di inspiegabile silenzio, finalmente Betti si fa viva, è in preda al panico: il fecalomo è morto e ad ammazzarlo è stato proprio lei, con una dose eccessiva di… Guttalax!Ma Betti è tutto fuorché un’assassina e così le tre amiche – Lucia con il suo senso pratico, Guia grazie all’intuito e alla sensibilità e Betti, be’… Betti resta Betti anche in simili frangenti – si ritroveranno ad aiutare l’affascinante commissario Lanzi e l’ispettore Olivari a indagare su un caso che si rivelerà ben più di un affare di cuore. Perché Raul non si chiamava Raul, per cominciare, e aveva una moglie, un vagone di amanti e soprattutto un potente e losco magistrato come padre…In una silenziosa cittadina di mare, con l’aria salata che avvolge i colli fitti di ulivi, tra gli stretti carruggi, i moli, la spiaggia di ciottoli, proprio quando i turisti fanno i bagagli e arriva l’inverno, si arrotola una vicenda che aggancia, mescola e arruffa le vite delle tre amiche, avvolgendo nelle sue spire chiunque capiti a tiro.
Il solito romanzo originale * * * *
Confesso che per le prime 150 pagine ero pressoché disperata e ho mandato un po’ di accidenti all’autrice (speriamo che non la raggiungano!), mentre trafficavo con decine e decine di personaggi e quindi con decine e decine di post-it (per ricordarmi chi è chi e con chi sta, cosa in questo romanzo particolarmente difficoltosa). Poi nella seconda parte ho cominciato a rilassarmi e illudermi che ormai tutto mi fosse chiaro. Ma il finale è risultato di nuovo problematico, complice un abbioccamento notturno. Ho provato a rileggere le ultime pagine, ma mi pare che qualche chiarimento in più sarebbe stato opportuno almeno per il filone giallo. Intendiamoci, la Corciolani è sempre stimolante.
OoO
Sull’aereo che la riporta a Torino dopo aver partecipato a un festival di narrativa femminile, Lisa, autrice di commedie romantiche, ha finalmente l’illuminazione per la Storia con la S maiuscola e conosce Orlando Altieri, comandante dell’aereo e involontaria musa ispiratrice. Orlando è identico ai personaggi dei suoi romanzi, proprio il tipo d’uomo da cui Lisa si è sempre tenuta lontana, perché nel mondo reale i principi azzurri non esistono. Quelli falsi come il comandante Altieri non sono che una minaccia per il suo equilibrio, per il suo bisogno di avere l’assoluto controllo su se stessa, sui suoi sentimenti e sugli uomini che frequenta. Tornata a casa, Lisa comincia a scrivere e a poco a poco si delineano le sue due protagoniste: sono scrittrici come lei, ma non potrebbero essere più diverse. Francesca scrive romanzi erotici eppure è timida, inibita e patologicamente insicura, al punto da tenere lontano il dolce pilota di cui si innamora perdutamente perché non può credere che il suo sentimento sia ricambiato. Intanto scrive, perché per lei è l’unico modo di lasciarsi andare, e dà vita al personaggio di Tina, la raffinata direttrice di un’importante casa di moda che pubblica sotto pseudonimo romantici e delicati bestseller storici. Lei, però, gli uomini se li mangia a colazione, compreso l’affascinante pilota con cui intreccia una bollente relazione di sesso sfrenato e che sconvolge ogni sua certezza rifiutandosi di lasciarsi dominare. I tre viaggi di Lisa, Francesca e Tina cominciano e si evolvono insieme, in un intreccio di gioie e dolori, successi e fallimenti, paure e inaspettati atti di coraggio, per arrivare tutti nello stesso posto, lì dove le linee si incontrano e l’amore vince. Come in ogni romanzo rosa che si rispetti.
Un romanzo originale * * * *
L’attacco è un po’ sconvolgente: abbiamo la scrittrice Lisa, normale donna di oggi, che scrive di Francesca, genere donna perbene, che scrive di Tina, genere donna permale. In realtà Lisa e Francesca sono due facce della stessa medaglia (e io tendo un po’ a confonderle tuttora), a cui si oppone totalmente Tina, che rappresenta il loro opposto. Insomma siamo sulla strada della schizofrenia. Per giunta, per me che ho letto tutte le opere della Gianinetto, le numerose, esplicite scene di sesso sono risultate un po’ sorprendenti per il tasso di sensualità superiore al solito. O così mi è parso.
Tuttavia ci sono anche momenti divertenti e spesso ho riso di cuore, ma non posso negare che a volte ho pensato si trattasse di un romanzo autobiografico, anche se l’autrice sembra negarlo: non per niente Francesca scrive su una donna del tutto diversa da lei.
Insomma, l’unico problema è che la Gianinetto mi ha causato qualche momento di confusione. Ma questo, certo, è il mio limite personale di recensore. In ogni caso un romanzo molto ricco di spunti.
OoO
Christiana V., Crudele come il sole
Credeva di poter ottenere tutto…
Rampollo di una ricca famiglia milanese e proprietario dell’azienda Prism Light, Jacopo Maria Ferrante è un uomo arrogante e ambizioso. Nella vita non ha mai dovuto conquistare nulla ma ora combatterà per realizzare la sua vendetta.
… ma la sua anima non era in vendita
Quando Clizia Diamare scopre l’esoso debito contratto dal padre non immagina il prezzo del riscatto: per un anno sarà proprietà esclusiva di Jacopo, in ufficio e tra le lenzuola.
Per preservare la gemella Elettra e salvare la pasticceria di famiglia e i suoi dipendenti, Clizia sarà costretta a trasferirsi a Milano alle dipendenze di un uomo che disprezza. Niente, però, può prepararla all’insana passione che la invade e che poco a poco si trasforma in un sentimento pericoloso e complesso.
La resa spesso è una vittoria
Un uomo difficile, una donna risoluta, una vendetta da consumare, un contratto da onorare. Perché amore e odio sono due facce della stessa medaglia.
Una passione travolgente * * *
A parte una scena o due, direi che, nonostante le apparenze, non siamo di fronte al genere dominante/sottomessa, ma ad un erotico rosa più o meno normale. Il movente della vendetta mi pare nello specifico poco convincente. Tuttavia nell’insieme un romanzo carino e, a parte qualche svista occasionale, ben scritto.
Ancora una volta, grazie di cuore Maria Teresa!