Londra 1814. L’onorevole Miss Annelise Kempton non sopportava gli stupidi. Sfortunatamente le capitava spesso d’incontrarli e di dover mantenere un atteggiamento educato anche di fronte all’idiozia. Questo succedeva perché era priva di mezzi, era ancora nubile alla soglia dei trent’anni, non era una bellezza ed era decisamente troppo intelligente per una donna.
Titolo: Il valzer del diavolo (The Devil’s Waltz).
Autrice: Anne Stuart.
Traduttrice: Elena Rossi.
Genere: romance storico.
Editore: Harlequin Mondadori – I grandi romanzi storici.
La mia valutazione: cinque stelline.
Inghilterra, XIX secolo – L’irreprensibile Miss Annelise Kempton è stata assunta da Mr. Chipple per guidare la sua giovane ed esuberante figlia Hetty nella scelta di un marito decoroso. La ricca dote dell fanciulla potrebbe infatti costituire un facile richiamo per i molti avventurieri senza scrupoli che frequentano i salotti londinesi, e l’avvenente istitutrice è ben decisa a portare a termine il suo compito. Anche se questo significa opporsi ai piani di una canaglia affascinante e diabolica come Christian Montcalm, un nobile squattrinato che vede in Hetty una facile preda. Ma quello che l’inflessibile Annelise non ha previsto, è che non si può danzare con il diavolo senza subirne il fascino, soprattutto se il gentiluomo in questione può indurre in tentazione anche una santa. E lei, dopo tutto, è soltanto una donna.
Che cosa riesce a fare una scrittrice con la “S” maiuscola alle prese con una trama banale? Prende il solito libertino, dissoluto e amorale, la zitella bisbetica, un cattivo da manuale… ed ecco un piccolo capolavoro.
La rispettabilissima, intelligentissima, squattrinatissima, altissima (pure!) Annelise Kempton e Chistian Montcalm, libertino in bolletta a caccia di una ereditiera qualsiasi, sono la coppia meno probabile all’occhio di una lettrice non abituata ai romance storici. MA noi siamo lettrici smaliziate e il binomio dama di compagnia-dissoluto libertino ce lo siamo gustato non poche volte. E lo facciamo anche con “Il valzer del diavolo”, un titolo che fa tanto Georgette Heyer, nume tutelare di tutte noi. Certo, con un’abbondante dose di peperoncino alla Anne Stuart.
La trama, in soldoni è questa: Annelise sbarca il lunario facendosi ospitare da famiglie che abbisognano di una dama di compagnia. È di nobile schiatta e quindi lavora senza farsi pagare. Vitto e alloggio è tutto ciò che chiede. E ottiene. Entra così nella casa di Mr. Chipple, ricchissimo plebeo ansioso di maritare a un nobile la figliola (unica erede della sua fortuna, tenete a mente il particolare!). La ragazza ha bisogno di uno chaperon e nessuno meglio di Annelise può portare a termine il gravoso compito. Perché gravoso? Presto detto. Hetty è infatuata di Christian, sì, ma in realtà ama un signorotto di campagna, che Mr. Chipple vede come il fumo negli occhi + Christian ne sa una più del diavolo per avviluppare una sprovveduta ragazza nelle sue spire lussuriose (sono in vena, oggi) = Un bel pasticcio.
Non crediate che ad Annelise manchino inventiva e spirito battagliero! I battibecchi fra lei e l’infaticabile seduttore sono una delle parti più divertenti della storia.
Spezzo una lancia o due per Chistian Montcalm. È un farabutto, lasciatemelo dire. Della peggiore risma, capace di sorridere mentre vi pugnala alle spalle. Pronto a sedurre, mentire, rubare, pur di risolvere i suoi gravi problemi finanziari. Odioso, vero? Proprio per niente. CI PIACE! Prova provata che alle donne, anche le più assennate, piacciono i mascalzoni. Certo, alle sue spalle c’è un oscuro passato di orrori che lo hanno segnato… però un altro si sarebbe dedicato alle opere di carità in favore dei poveri orfani, non al gioco delle carte (è anche un raffinato baro, quando occorre) e al salto doppio carpiato con avvitamento sui letti delle più belle dame di Londra. Leggete questo scambio di battute:
“Voglio essere sicura che Hetty sposi un uomo che la ami e che si prenda cura di lei.”
“E chi dice che io non lo farei? Il denaro mi rende molto affettuoso.”
Annelise cade con tutti e due i piedi nella trappola del “nemico” e lo fa in scienza e coscienza. Godendosi la caduta nell’abisso come poche. Che invidia! È un personaggio brillante, forte, temerario. Perde un po’ di mordente quando si innamora come una pera cotta, ma non gliene vogliamo, perché noi ci siamo rimbesuite per Christian praticamente a pagina 10.
Ho amato le sfaccettature e i personaggi, la trama e lo stile dell’autrice. Ho riso, sorriso, mi è anche scappata qualche lacrima. Insomma, un repertorio di emozioni che mi hanno soddisfatto. E lo faranno anche con voi.
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