Chiara Vergani è scrittrice, insegnante, pedagogista e criminologa.
Laureata in psicopedagogia, ha conseguito master in criminologia e tutela del minore. È un’esperta di bullismo e cyberbullismo.
Conferenziera e formatrice a livello nazionale, vanta numerose collaborazioni con la stampa, la radio e la televisione.
Inizia oggi la sua collaborazione con l’articolo Netiquette in rete.

Il termine netiquette nasce dall’unione di due parole, il francese étiquette, che vuol dire buona educazione e l’inglese network che significa appunto rete, con l’intento di stabilire delle regole per disciplinare il buon comportamento tra gli utenti di Internet. Proprio come il galateo, il codice di netiquette non è imposto dalla legge, non ha alcun valore legale, ma è un insieme di regole che disciplina il comportamento in rete ed è consigliato per migliorare le relazioni all’interno del web ed evitare situazioni spiacevoli come disapprovazione da parte degli altri utenti e, in casi più estremi, richiesta di sospensione di alcuni servizi per i clienti più “maleducati”.

Negli ultimi anni il web viene utilizzato già a partire dall’infanzia, per questo è diventato fondamentale creare un galateo della rete, che consiste in una serie di accorgimenti e regole che le persone devono conoscere quando navigano e comunicano con altri in rete. Dato che sul web e sui social media non esiste un organo di vigilanza che possa controllare che tutte le persone si rapportino in modo corretto, è diventato indispensabile ideare un manuale della buona educazione online per formarsi autonomamente su questi aspetti. Le regole hanno un obiettivo preciso: rendere l’esperienza del web la migliore possibile per chiunque, esse tengono conto della peculiarità del mezzo tecnico in cui si applicano.

Ultimamente anche su Facebook la netiquette si è affermata in modo importante: molti proprietari di pagine creano delle linee di comportamento che poi vengono condivise come netiquette. Chi viola le indicazioni, per esempio utilizzando un linguaggio aggressivo o scurrile, viene bloccato e non può più accedere con il suo profilo alla pagina in questione. Anche altri social prevedono un sistema sanzionatorio che può condurre all’esclusione da gruppi o liste. La Netiquette ha particolare rilevanza negli strumenti della Rete che consentono di comunicare con altre persone: posta elettronica, newsgroup e chat. Bisogna tenere presente che quello che si scrive o si pubblica sul web rimane e ha una valenza sia emotiva che legale, al pari delle azioni che si effettuano in un luogo pubblico, per cui è bene riflettere prima di procedere con comportamenti e atti poco raccomandabili. Ma vediamo insieme quali sono alcune delle regole da seguire per essere dei “cittadini del web” modello.

  1. Scrivi in modo corretto: proprio perché tutto quello che scrivi sul web è di dominio pubblico, stai attento non soltanto ai contenuti, ma ad ortografia e punteggiatura. È una buona abitudine quella di rileggere almeno tre volte un testo o un messaggio prima di pubblicarlo.
  2. Evita il MAIUSCOLO: in rete utilizzare il maiuscolo equivale a URLARE al proprio interlocutore, per cui meglio evitare. Se desideri sottolineare un concetto è preferibile metterlo tra virgolette o sottolinearlo.
  3. Leggi attentamente prima di intervenire: quando vuoi commentare un testo o intervenire in una conversazione assicurati di aver compreso per bene il tema della discussione in atto e di rimanere più coerente e sintetico possibile. In generale cerca di portare un “valore aggiunto” alle discussioni ed evita di condividere informazioni errate o incomplete.
  4. Mai usare toni pesanti: ogni frase o parola detta online può essere male interpretata. In alcuni casi puoi utilizzare faccine ed emoticon per alleggerire il tono di quello che scrivi.
  5. Rispetta la privacy altrui: se sei in possesso di dati personali e sensibili di altre persone non pubblicarli mai senza il loro consenso; lo stesso vale per messaggi privati. Ricorda che è reato anche condividere foto o video di persone senza aver il loro consenso.
  6. Cita le fonti: se vuoi pubblicare testi, immagini, video o ricerche trovate in altri siti web, ricordati sempre di citarne la fonte, ancor meglio se inserisci un link che permetta a chi legge di risalire alla fonte originale dell’informazione o del contenuto.
  7. Devi essere educato: non offendere alcun utente, nelle discussioni spiega il tuo punto di vista in modo educato. Non pubblicare post e commenti discriminatori, che contengano parole d’odio e pregiudizio o abusi personali. Il cyberbullismo non è tollerato sia dagli altri utenti che dai gestori dalle piattaforme online.
  8. Non inviare file di grandi dimensioni: alcune attività possono appesantire il traffico sulla rete, come ad esempio il trasferimento di archivi e file voluminosi o l’invio di mail con allegati di grandi dimensioni a tanti destinatari.
  9. Non compiere atti illegali: non entrare senza autorizzazione nei computer degli altri utenti – neanche per scherzo – e non distruggere la sicurezza della rete inviando virus.

Al di là dalle norme scritte, tutti noi utenti dobbiamo fare attenzione a rispettare gli altri.

  • Non essere intolleranti con chi dovesse commettere errori in una lingua straniera.
  • Se si ha necessità di intervenire in un luogo virtuale di discussione, è bene scrivere nella lingua utilizzata dagli altri membri della discussione.
  • Se si interviene in una lingua che non è quella del luogo di discussione, è bene scusarsi per il fatto di chiedere temporaneamente di cambiare lingua.
  • Rispettare le persone diverse da te per cultura, religione, ecc.; il razzismo, il sessismo, l’omofobia, ogni tipo di discriminazione sociale e l’apologia di ideologie politiche estremiste non sono mai tollerati e possono comportare l’esclusione.
  • Non fornire informazioni su attività illegali, immorali o pericolose per chi le fa e per gli altri, nemmeno errate, imprecise, incomplete, ambigue o obsolete; in caso di dubbio, verificarle prima.
  • Non condividere notizie o informazioni classificabili come “notizie false “, in particolare se riguardanti tematiche sensibili come la medicina.
  • Non postare immagini o video di carattere pornografico o cruento.
  • Non violare la privacy pubblicando o diffondendo informazioni, immagini o video di terzi non consenzienti.

È di fondamentale importanza inoltre rispettare le norme relative al copyright.

Esiste una netiquette specifica per la posta elettronica, che prevede alcune norme quando si scambiano email. Innanzitutto è bene ricordare la regola d’oro dell’email: “non inviare agli altri quello che non vorresti venisse inviato a te”.
Tenendo sempre a mente questa regola base, ci sono altri consigli per non fare brutta figura quando invii o rispondi ad una email.

  1. Non fare spamming: non diffondere messaggi pubblicitari o spam a meno che tu non sia stato preventivamente autorizzato dai destinatari.
  2. Specifica l’oggetto: è importante precisare l’argomento del messaggio in modo chiaro e specifico, e il modo migliore per farlo è all’interno dell’oggetto.
  3. Sii chiaro e sintetico: scrivere meglio è scrivere poco. Arriva subito al punto e non andare fuori tema, questo faciliterà la conversazione e renderà lo scambio di email più piacevole per entrambe le parti.
  4. Rispondi sempre: rispondi sempre alle email, se non altro per dare conferma di presa visione al mittente.
  5. Firma con il tuo nome: alla fine della email firma sempre con il tuo nome e possibilmente inserisci anche i tuoi contatti.

Penso che una volta apprese e applicate tutte queste regole, si possa navigare, dialogare, postare, inviare in modo costruttivo.

Dott.ssa Chiara Vergani

L’autrice riesce in questo libro a contemperare, amalgamare e rendere fruttuose le sue sensibilità culturali, professionali, scientifiche. Tale amalgama mette a disposizione del lettore una varietà di fatti, ricerche e sperimentazioni attuali che lo rendono di sicuro ampio, approfondito e stimolante, ma soprattutto utile. Chiara Vergani deve la sua efficacia di scrittrice e di divulgatrice, anche televisiva, a una lunga militanza di insegnante che le ha permesso di toccare con mano, analizzare, vivere e partecipare, con finalità di prevenzione e contenimento, a molti casi di bullismo, agendo a sostegno di bambini, genitori e insegnanti. Una grande pratica, quindi, che si fa teoria. L’autrice ha nel suo bagaglio una robusta formazione psicopedagogica universitaria, questo le ha consentito di interpretare, capire e spiegare con serenità ed efficacia molti di questi esempi visti e vissuti. Non si è fermata però alla sola, se pur poderosa, esperienza, ma ha corredato il suo tessuto divulgativo con un ordito di riferimenti scientifici, di esperienze nazionali e internazionali che rendono il suo prodotto intellettuale unico e concreto. Ottenendo in tal modo un risultato molto ricercato tra i cultori delle scienze sociali: sostenere una buona pratica con una brillante e ben documentata teoria. Prof. Giuseppe Favretto.

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