Jess Michaels, L’altro duca (Serie “I famigerati Flynn”, Volume I)
Promessa in sposa all’erede del Ducato di Hartholm dalla più tenera età, Serafina McPhee per anni ha cercato una via di scampo. Ed ecco che lui muore improvvisamente. Altro che lacrime, è finalmente libera. Ma il sogno ha vita breve. Raphael Flynn, cugino del defunto e prossimo in linea di successione, è costretto ad accollarsi il fidanzamento. Con la fama di libertino che lo precede, neanche Serafina smania all’idea di fraternizzare, per quanto il successore sia bello come il sole.
Gli propone un accordo. Lo sposerà, gli darà un erede e un sostituto al titolo e, una volta assolti i propri doveri, sarà libera di andare. L’avvenenza e le reticenze di lei lo intrigano. Di norma, le donne gli cadono ai piedi. Non fuggono a gambe levate. Non potendo sottrarsi al matrimonio, Rafe accetta di stare ai patti.
Quando però la prima notte di nozze apprende degli abusi che ha dovuto subire per mano del predecessore, si scopre a voler sconfinare. E introdurla al desiderio. Pericolose emozioni covano sotto la passione che li ha travolti. Con buona pace di qualsiasi accordo.
Lunghezza: Romanzo in versione integrale.
Livello di sensualità: Bollente.
Avvertenza: Il romanzo può essere letto singolarmente.
Proprio un bel romanzo * * * *
Dopo la Rice, la Michaels è, secondo me, la migliore scrittrice di erotici al momento. Basta guardare come accompagna le scene di sesso con una grande attenzione ai sentimenti dei protagonisti e senza usare parolacce (tranne una per una sola volta e pure motivata). Molto buona la trama: un uomo aiuta la moglie a superare i traumi di esperienze sessuali violente e sgradite con delicatezza, pazienza (e anche l’attenzione di chiudere sempre a chiave le porte), permettendole insieme di conquistare la propria libertà di essere umano. Non manca un pizzico di giallo.
Mi complimento con chi ha scelto di pubblicare questa serie e senza dubbio comprerò anche i seguiti. Unico difetto: occorrerebbe riguardare la traduzione, che presenta alcune improprietà, e soprattutto riconversione, refusi e grafica.
OoO
Karen Ranney, Dietro la maschera – Passione 144
Per lady Laura esiste un solo uomo al mondo: Dixon Alexander Weston, conte di Cardiff. Alex ha fatto ritorno dalla battaglia navale di Quiberon col volto gravemente sfigurato e ora vive rinchiuso nella sua dimora di Heddon Hall. Dopo averlo atteso per quattro anni, Laura Ashcott Blake, vicina di casa del conte, decide di intrufolarsi nel suo cuore facendosi assumere come domestica. Tra i due la passione scoppia impetuosa e travolgente. Alex all’inizio non riconosce in lei la ragazzina che tanto lo adorava, ma non appena scopre la verità, subito si celebrano le nozze. Dopo un anno di felicità assoluta, però, riuscirà il loro amore a superare un’altra guerra?
Note: DIETRO LA MASCHERA (Tapestry) è il romanzo di esordio di Karen Ranney, celebre autrice di oltre trenta romanzi storici per la maggior parte di ambientazione scozzese.
Tra le altre opere di Karen Ranney già pubblicate in precedenza da Mondadori, ricordiamo L’AMANTE SCOZZESE (The Scottish Companion), EDUCAZIONE D’AMORE (An Unlikely Governess), INSIEME DOMANI (A Scotsman in Love) e SAPRÒ RITROVARTI (Till Next We Meet) nella collana I Romanzi Passione; IL DIAVOLO DI AMBROSE (The Devil Wears Tartan), OFFERTA IN SPOSA (Sold to a Laird), LA DUCHESSA DELLE HIGHLANDS (A Highland Duchess) e LO SCOZZESE MISTERIOSO (A Borrowed Scot) nella collana I Romanzi Classic.
Ambientazione: Inghilterra, 1760 circa (periodo georgiano).
Premi e riconoscimenti della critica: All About Romance DIK (Desert Isle Keeper).
Un DIK? Neppure per sogno! * *
L’esordio dell’autrice (risalente addirittura al 1995) ha tutti i difetti di un’opera prima. E forse qualcuno in più. La trama si basa sugli elementi più tipici e più inverosimili del romanzo d’appendice a partire dalla straordinaria competenza di grecista di Laura (capace di tradurre ad apertura di libro Marco Aurelio con grande naturalezza) e dalla sua campagna romanzesca e spudorata per conquistare Alex. Ho rischiato spesso di addormentarmi in particolare nel finale, dove il comportamento dei protagonisti non è, diciamo, molto convincente.
Del resto la scrittura è quasi sempre lenta e prolissa, nonché inutilmente complicata.
Punteggiatura cosiddetta moderna, cioè scorretta.
OoO
Elizabeth Boyle, L’uomo del destino (Serie “Le zitelle di Kempton” – Volume III)
Inghilterra, 1811 – Anche se all’epoca era solo una bambina, nell’esatto momento in cui Harriet Hathaway ha mandato al tappeto il giovane Conte di Roxley ha capito che lui sarebbe stato il compagno della sua vita. E adesso, grazie a un interludio pieno di passione durante un ballo in maschera, ha finalmente la certezza che lui ricambi i suoi sentimenti. Ma la speranza di diventare sua moglie si affievolisce nell’attesa che Roxley si faccia avanti per proporle il matrimonio, e finisce per naufragare del tutto quando scopre, sgomenta, che lui sta per chiedere la mano di un’altra donna per riscattare un ingente debito. Ma Harriet è convinta che l’amore che li lega sia speciale e unico, e non ha la minima intenzione di rinunciare al loro lieto fine…
Insoddisfacente * *
Romanzo affollato di personaggi, fra cui molti già presenti nei volumi precedenti, ma che l’autrice non si abbassa a ricordare in alcun modo alle lettrici smemorate (tipo me, ovviamente). Per giunta, soprattutto nella prima parte, c’è un uso insistito dei flashback, cosa che mi è sempre sgradita. Tanto più che l’antefatto più importante viene spezzato non rammento più se in due o tre frazioni. La trama segue due filoni, uno giallo e uno romantico, entrambi non molto verosimili. In particolare il comportamento di Harriet mi pare più adatto ad una ragazza di oggi che ad una dell’Ottocento.
Un po’ noioso.
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