La Legione è l’Avventura. Da sempre. Il kepi bianco, i pastrani blu, i forti nel deserto, la possibilità di iniziare una nuova vita cancellando la vecchia. Scenari di fantasia che si sovrappongono a una realtà spesso violenta. Oggi il mito si rafforza trasformando quello che un tempo era visto come un corpo di avventurieri allo sbaraglio in una delle forze speciali più addestrate, meglio equipaggiate e operative in ogni angolo del mondo. Storie di genieri barbuti che marciano sugli Champs-Élysées sulle note di Le Boudin, di scontri nella giungla a Ðien Biên Phu, in Africa o in Messico. Vicende di uomini, di donne di malaffare, di odi e di amicizie. L’autore racconta la storia della Legione straniera dalle origini nel 1831 sino a oggi, passando dalle guerre in Nordafrica e Spagna ai conflitti in Guinea e Indocina. Seguiremo quindi le vicissitudini della Legione durante i due conflitti mondiali o nel corso delle pagine oscure della fine del colonialismo francese in Indocina e in Algeria. Conosceremo le armi di un tempo e quelle di oggi, i metodi di addestramento e le uniformi. Vedremo come la Legione è diventata uno dei reparti di punta dell’esercito francese e si è distinta nelle operazioni in Africa negli anni Sessanta sino alle campagne in Medio Oriente e in Kosovo, dove si svolse una delle pagine più controverse della sua storia. Una storia di uomini prima che di battaglie, con approfondimenti dedicati ad azioni rimaste nella leggenda come la battaglia di Camerone e il famoso salvataggio dei coloni francesi a Kolwezi negli anni Settanta. Completa il volume un capitolo sui più famosi film dedicati alla Legione.

È disponibile in libreria il mio nuovo saggio storico per Odoya, LEGIONE STRANIERA – storia di un’avventura, un volume che idealmente fa coppia con APACHE – una leggenda americana. Non ho la presunzione di essere uno dei quegli storici da università, paludati e annotati. Il mio lavoro, come quando parlo di cinema e di cultura popolare, è quello del divulgatore. Una lettura agile, corretta ma scorrevole, come un romanzo d’avventura. E di avventura parlo in questo libro che non è un’esaltazione militaristica, piuttosto uno sguardo su un mondo che oggi non è più e che ha alimentato i miei sogni di ragazzino con peripezie, eroismi, azioni spettacolari e drammatiche.

La Legione di cui parlo oggi è diventata ‘cosa altra’, un reparto speciale,  composto da professionisti che sanno quando e se agire con decisione. La guerra non è mai una faccenda pulita, ma di certo oggi la Legione ha un viso più “regolare” di un tempo. Ma la vicenda che volevo raccontare era un’altra. Una storia di uomini disperati, che esercitano il mestiere delle armi per spirito di avventura, per necessità, perché, alla fine, non sanno fare altro. Strumento, a volte feroce, della politica coloniale, di quei poteri che, nei palazzi del governo, erano lontanissimi dal calore asfissiante, dalle malattie, dalle inside del nemico che, brigante o partigiano, combatteva con ferocia. Marcia o muori. Una visione romantica e maledetta di un’epopea che parte dall’Algeria, passa per Camerone, il Tonchino, l’Africa delle amazzoni e affonda nel fango delle trincee della prima guerra mondiale, si batte contro i nazisti e i collaborazionisti di Vichy e sì, affronta momenti oscuri come la battaglia per la Comune di Parigi. E poi si batte in Indocina, dieci a uno, nella giungla, tagliata fuori da rinforzi e rifornimenti sulle colline di Dien Bien Phu. Una Legione che, in piena guerra fredda si trova nel territorio di oltremare in Algeria, coinvolta in una ferocissima guerra civile che arriva a sfiorare il pusth. E poi rinasce fino all’ultima avventura che mi sono concesso di narrare nei dettagli perché chiude un’epoca ed è al tempo stesso emblema delle guerre africane condotte sotto la bandiera della lotta al colonialismo da potenze come l’URSS e Cuba. Una Legione che, moderna e professionale, finisce per prestare aiuto proprio a quei governi che ha combattuto e si trovano a lottare contro il terrorismo. Sino alle guerre balcaniche. L’Europa muore a Pristina, capirete perché. Un libro (uno dei) che ho scritto nei momenti più cupi del lockdown, non semplice perché le fonti sono innumerevoli e gli ostacoli molteplici. Un’avventura della mente per me che scrivevo, ma anche un’occasione per guardare a un orizzonte lontano in un momento in cui eravamo “consegnati”. Un’epopea di “legionari nell’animo”. Il mondo del Professionista.

Titolo: Legione straniera.
Autore: Stefano Di Marino.
Genere: Saggio storico. Saggio militare.
Editore: Odoya.
Prezzo: euro 17,10 (copertina flessibile, grande formato).
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