Santa Wikipedia ci viene in aiuto con una trama dettagliatissima:
Lionel Twain, un oscuro ed eccentrico milionario, ha invitato al suo castello per un fine settimana i cinque migliori investigatori, criminologi e scrittori di romanzi gialli del mondo, accompagnati dal proprio coniuge o aiutante: Sidney Wang col figlio adottivo Willie, Dick Charleston e la moglie Dora, Milo Perrier e il suo autista Marcel, Sam Diamante e la sua segretaria Tess Skeffington, Jessica Marbles e la sua anziana infermiera Miss Withers. Al loro arrivo gli ospiti sono a uno a uno bersaglio di un attentato compiuto per mezzo di una pesante statua che viene lasciata cadere dalle logge del castello. Rimasti indenni, vengono accolti nella magione da un bizzarro maggiordomo cieco, Jamesignora Bensignore, che spiega loro come il proprietario ami mantenere l’atmosfera della residenza tetra con l’ausilio di sofisticati congegni elettronici, e successivamente assegna le camere per la notte e dà loro appuntamento per la cena.
Una volta seduti attorno alla grande tavola, gli ospiti non possono consumare la cena per una grottesca incomprensione tra il maggiordomo cieco e la cuoca analfabeta e sordomuta assunta per l’occasione, Yetta; al contempo i dieci continuano a esser bersaglio di attentati personalizzati che mettono alla prova il loro ingegno, fino al momento in cui fa la sua teatrale apparizione Lionel Twain in persona. Ben conoscendo la fama d’infallibili solutori di enigmi dei suoi ospiti, li sfida apertamente, annunciando che allo scattare della mezzanotte mostrerà loro un delitto insolubile, che vedrà una vittima, che sarà uccisa con dodici coltellate, e un colpevole, ambedue presenti tra le persone che siedono in quel momento al tavolo. Dopo aver promesso un milione di dollari e i diritti cinematografici della vicenda a chi riuscirà a risolvere il mistero, Twain se ne va altrettanto teatralmente, sbarrando ogni via di uscita dal castello.
Costretti loro malgrado ad accettare la sfida, i cinque investigatori decidono quindi di rimanere insieme nella sala da pranzo per evitare che il delitto avvenga senza testimoni. Ma, trenta minuti prima della mezzanotte, sopraggiunge la cuoca Yetta che chiede aiuto. Wang, Perrier e la Marbles si dirigono in cucina, dove trovano il cadavere del maggiordomo, presumibilmente avvelenato dal contenuto della tazza da cui stava bevendo. Al loro ritorno trovano la sala da pranzo chiusa a chiave e sono costretti a tornare nuovamente in cucina per prendere la chiave dalle tasche del maggiordomo, ma qui trovano soltanto i suoi vestiti e non il corpo. Presa la chiave, ritornano nella sala da pranzo e la trovano deserta. Tuttavia, grazie a un indizio di Twain, riescono infine a ricongiungersi con gli altri ospiti.
Successivamente è il turno di Diamante e Charleston d’andare in cucina, attirati dal rumore di alcuni spari: qui trovano il cadavere nudo del maggiordomo, che tuttavia non presenta ferite da arma da fuoco; al loro ritorno, anch’essi trovano la sala da pranzo vuota e devono seguire l’indizio di Twain per ritrovare i loro compagni. I cinque ipotizzano quindi l’esistenza di due stanze perfettamente uguali, che vengono in qualche modo scambiate fra loro per confonderli e catturare la loro attenzione, distogliendola dalla preparazione del vero delitto. Anche l’assassinio del maggiordomo è solo un diversivo, dato che questi non sedeva a tavola al momento dell’annuncio di Twain ed è stato ucciso prima dell’orario da lui indicato.
Mancano pochi istanti alla mezzanotte, e gli invitati decidono di sedersi a tavola tenendosi per mano in attesa del delitto: al dodicesimo rintocco dalla porta entra Lionel Twain, che stramazza a terra mostrando un coltello piantato nella schiena. Dora Charleston indica immediatamente la cuoca Yetta come assassina, essendo lei l’unica persona nel castello a non esser presente nella stanza; ma Diamante scopre presto che la cuoca è in realtà uno dei marchingegni elettronici di Twain. Nel tentativo di risolvere il caso, i cinque investigatori prendono ad accusarsi vicendevolmente sostenendo le teorie più varie e strampalate, e finendo col rendersi conto che ognuno di loro aveva un valido motivo per uccidere Twain: Dick Charleston è ormai rimasto senza soldi, per debiti contratti in seguito a prestiti da parte di Twain, Tess Skeffington è invece la nipote di Twain, il quale l’ha sempre trattata come una bambina anche in età adulta, Sidney Wang è addirittura il figlio adottivo di Twain, che lo cacciò di casa quando scoprì all’età di 19 anni che era cinese, Miss Marbles risulta essere la sua fidanzata che lui lasciò 54 anni prima, e infine Sam Diamante dichiara che Twain possiede numerose sue foto sessualmente compromettenti.
Stanchi e sfiduciati, gli ospiti decidono d’interrompere le indagini e concedersi una nottata di riposo, chiudendosi prudentemente a chiave nelle rispettive camere per proteggersi dall’assassino ancora libero. Essi ignorano però che, nottetempo, in ogni camera sarà innescata una trappola studiata per ucciderne gli occupanti. Nel frattempo il losco anfitrione, seduto dietro alla scrivania nello studio, comincia a depennare dalla lista degli invitati il nome di ciascun investigatore, convinto di averli uccisi tutti, quando Wang, scampato al proprio attentato, entra nella stanza e scopre che la diabolica mente altri non è che il maggiordomo Jamesignora, che ha inscenato la propria morte con l’aiuto di uno degli automi. Convinto di aver risolto il caso, Wang reclama il milione di dollari ma, uno dopo l’altro, tutti e quattro gli altri investigatori, scampati anch’essi ai rispettivi attentati, entrano nello studio fornendo ciascuno la propria soluzione del caso e reclamando la ricompensa.
Jamesignora, dopo aver di volta in volta avvalorato le versioni che gli venivano sottoposte da ognuno dei cinque, decide infine di svelare la vera soluzione del caso e, togliendosi la maschera dal volto, rivela di essere Lionel Twain che si era travestito da maggiordomo. Spiega come gli attentati alla vita degli ospiti fossero sempre stati un trucco e mai un reale pericolo e, rivolgendosi a tutti gli investigatori-scrittori (e attraverso di loro agli autori che li hanno creati), confessa di non aver mai sopportato la loro figura d’investigatorie-scrittori intellettuali, di disprezzare i loro ragionamenti contorti che portano le loro storie a un finale senza senso, al limite dell’assurdo, e li accusa d’inserire nelle ultime pagine dei loro romanzi personaggi e fatti taciuti fin allora, col solo scopo di togliere al lettore ogni possibilità d’individuare l’autore del crimine. Ora che è riuscito a giocarli completamente, Twain può finalmente prendersi la sua vendetta personale, distruggendo la loro immagine pubblica e il mercato dei loro libri.
Liberati così dalla loro prigionia, gli investigatori se ne vanno sconsolati e sconfitti, mentre Twain, rimasto solo, si toglie un’ulteriore maschera, rivelando la sua effettiva identità: altri non è che Yetta la cuoca, che, per niente sordomuta, si accende una sigaretta e si concede una diabolica risata alla faccia dei cinque investigatori più famosi al mondo.
Titolo originale: Murder by Death
Paese di produzione: Stati Uniti d’America
Anno: 1976
Durata: 94 min
Genere: commedia, noir, giallo, grottesco
Regia: Robert Moore
Soggetto: Neil Simon
Sceneggiatura: Neil Simon
Produttore: Ray Stark per Columbia Pictures
Distribuzione in italiano: CEIAD Columbia (1976)
Fotografia: David M. Walsh
Montaggio: Margaret Booth, John F. Burnett
Effetti speciali: Augie Lohman
Musiche: Dave Grusin
Scenografia: Stephen Grimes, Harry Kemm, Marvin March
Costumi: Ann Roth
Interpreti e personaggi:
Peter Falk: Sam Diamante (Sam Diamond)
Alec Guinness: Jamesignora Bensignore (Jamesir Bensonmum), il maggiordomo
Truman Capote: Lionel Twain
Nancy Walker: Yetta, la cuoca
Peter Sellers: Sidney Wang
Richard Narita: Willie Wang
David Niven: Dick Charleston
Maggie Smith: Dora Charleston
James Coco: Milo Perrier
James Cromwell: Marcel Cassette
Eileen Brennan: Tess Skeffington
Elsa Lanchester: Jessica Marbles
Estelle Winwood: infermiera Withers
Fay Wray: urlo del campanello (non accreditata)
Gli amanti del Giallo non possono esimersi dalla re-visione di questo film. Certo che Neil Simon aveva un grandissimo mestiere. Una commedia gialla che ha fatto epoca e bellamente prendeva per i fondelli sia il Mystery che l’Hard Boiled con un umorismo intelligente, scritta da uno sceneggiatore che conosceva i generi e i loro difetti. Ma che piacere vedere insieme Nick e Nora, Mike Hammer e Velda, Miss Marple, Poirot e l’irresistibile Charlie Chan. Interpreti d’eccezione tra i qual ispicca Truman Capote. I detective più famosi del mondo riuniti come in Dieci piccoli indiani in una casa per risolvere un delitto. E da lì escono situazioni paradossali e divertentissime, una sorta di Cluedo che va oltre a ogni logica perché alla fine il Giallo, un po’ è anche quello. Dimenticavo, c’è anche Jeevs… da vedere e rivedere.
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