Titolo: Impara ad amarmi.
Autrice: Hellen C. Worth.
Genere: Romance contemporaneo.
Pagine: 704.
Editore: self publishing.
Prezzo: euro 1,99 (e-Book); euro 21,99 (copertina flessibile).
La valutazione di Jane Doe: quattro stelline.
Giorgia, 27 anni, sembrava destinata ad un roseo destino, frutto del suo impegno e della sua concretezza. Un incidente stradale che le porta via il marito dopo solo sei mesi di matrimonio, trascina con sé sogni, certezze e fiducia nel futuro. Determinata a non mostrare le proprie debolezze, Giorgia si ritrova sola a farsi carico di tutto quello che in precedenza divideva col marito, suo primo e unico amore: lavoro, casa, speranze. La sera di quello che avrebbe dovuto essere il suo secondo anniversario di matrimonio, Giorgia accompagna Giulia, sua amica e dipendente, all’inaugurazione di un locale. All’uscita dalla discoteca, le due ragazze subiscono un tentativo di violenza, fortunatamente impedito grazie all’intervento di due agenti dei carabinieri in libera uscita. È in questa circostanza che Giorgia fa la conoscenza di Diego. Pur reputandolo inizialmente antipatico, rigido e dispotico, Giorgia non può fare a meno di provare un’attrazione fisica per il ragazzo. Diego impone la sua presenza in casa di Giorgia, a tutela di quest’ultima, per impedire un’eventuale intromissione degli aggressori nell’abitazione della ragazza. Da quella sera si instaura un particolare tipo di rapporto tra i due giovani, che si scoprono legati dal fatto di provare lo stesso tipo di dolore. Nonostante un grave episodio del passato condizioni la vita di Diego, nella coppia si insinua un particolare tipo di alchimia che li spinge l’uno verso l’altra. La sensazione diventa impossibile da contenere, tanto che entrambi si impongono una relazione basata sul solo lato fisico. Ma troppe sono le influenze dall’esterno e troppo intensi i loro sentimenti. E quando ad essere in gioco è la vita di uno dei due, il destino li porterà a compiere delle scelte che influiranno sulle loro esistenze. Niente sarà più come prima, a cominciare da loro stessi.
Un romanzo intenso, appassionato, avvincente, come solo il vero amore può rivelarsi.
Storia avvincente e romantica, anche se in alcune parti -soprattutto all’inizio- l’ho trovata un po’ forzata: non so quante di noi dopo una violenta aggressione, una manciata di minuti più tardi, si sarebbero perse nella bellezza del carabiniere-eroe. La prima parte del racconto avrebbe dovuto avere tempi più “umani” per essere completamente credibile.
Oltretutto, dubito che un militare dell’Arma si piazzi, di sua spontanea volontà, in casa di qualcuno senza passare per il Comando. Insomma ho trovato Diego e Francesco più marpioni che rappresentanti delle forze dell’ordine.
I personaggi minori, secondo me, avrebbero potuto essere sviluppati di più. Alcuni sono proprio meteore, come Pietro, che è ficcato lì solo per dare all’autrice la possibilità di evidenziare il machismo del protagonista; altra meteora è Vittoria, anche lei messa nel racconto per far capire (se ancora ce ne fosse stato bisogno) quanto sia desiderabile Diego.
Tra le note positive, mi è piaciuta la scelta abbastanza controcorrente di ambientare il romanzo in Italia e con protagonisti al di fuori dai soliti canoni: siamo davanti a due persone comuni, dal carattere complesso, ma ben delineato dall’autrice che me li ha fatti entrambi amare e odiare allo stesso tempo.
Per fare un esempio, mi ha un po’ infastidito il fatto che Giorgia, una donna forte, nonostante il dolore che l’ha segnata, si lasci a tratti soggiogare troppo dal maschio alfa.
“A chi appartieni?”
“A te.”
“Brava piccola. Nessuno può farti provare quello che provi con me, non è così?”
“Sì.”
Solo la parola “appartenere” suscita in me un moto di ribrezzo, ma questo non mi ha impedito di apprezzare comunque la storia che, nel suo insieme, riesce a coinvolgere il lettore.
Un racconto piacevole nel quale romanticismo, sentimento e passione appaiono ben miscelati. Confesso che all’inizio ho avuto qualche perplessità, ma nel proseguo ho trovato il romanzo sempre più emozionante e con un dolce finale che mi ha commosso.
OoO
Dietro allo pseudonimo Hellen C. Worth si cela una moglie e madre trentenne, che ha utilizzato lo strumento della scrittura come autoterapia psicologica. Nei suoi scritti, infatti, Hellen convoglia le proprie esperienze ed emozioni, estrapolandole dal quotidiano, in maniera delicata ma profonda. Prima di essere una scrittrice, si considera una lettrice compulsiva, spaziando tra i molteplici generi della letteratura sia classica che contemporanea. L’amore per la lettura nasce in tenera età, trasmessole dal padre, anch’esso appassionato lettore. Ha sempre avuto una particolare predilezione per le materie classiche ed umanistiche, sebbene i suoi studi siano stati di indirizzo tecnico. La speranza di Hellen è quella di riuscire, con i suoi scritti, ad entrare nel cuore dei suoi lettori, e donare alle loro vite qualche attimo di felicità.
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