Titolo: Mi sono innamorata del mio migliore amico
Autrice: Kirsty Moseley
Editore: Newton Compton Editori
Prezzo cartaceo: € 9,90
Prezzo ebook: 4,99
Riley Tanner ha un amico speciale, il migliore che una ragazza possa desiderare. Clayton Preston è per lei un grande sostegno: è leale, onesto, affidabile, gentile e pieno di attenzioni. È anche il ragazzo più ambito di tutta la scuola, ma loro due hanno sempre avuto un rapporto diretto e molto affettuoso, di pura amicizia, senza complicazioni amorose. Dopo che Riley è stata via un mese per una vacanza, però, le cose fra loro sembrano essere cambiate e la situazione si fa sempre più strana. Riley comincia a guardarlo in modo diverso, non come dovrebbe fare una semplice amica. E come se non bastasse, a complicare ulteriormente il loro rapporto ci si mette pure il nemico numero uno di Clayton: un rivale che negli ultimi tempi si sta interessando molto a Riley…
Cosa ne penso:
Clayton e Riley sono migliori amici da sempre, passano moltissimo del loro tempo insieme e non hanno segreti l’una per l’altro, eppure dopo un mese di lontananza ai suoi occhi Clay non è più lo stesso. Dovendosi trasferire nella stessa scuola, Riley scopre di provare sentimenti nuovi per il suo amico, ma per paura di rovinare tutto decide di iniziare a frequentare Blake, ragazzo più grande di lei e con una pessima reputazione.
Come nel suo precedente romanzo, Kirsty Moseley racconta una storia d’amore tra adolescenti, ma allo stesso tempo punta un faretto sulla violenza alle donne e sullo stalking. Purtroppo sebbene l’amore, all’inizio silenzioso tra Clayton e Riley, sia dolcissimo, così come la scoperta dei sentimenti di Riley emozioni e tenga incollati alle pagine del libro, altrettanto non si può dire di tutto il resto. L’autrice scrive benissimo, i personaggi sono ben approfonditi, sei lì e hai una splendida visione mentale di tutta la storia… quando iniziano gli scivoloni. Passi che i due protagonisti dormano insieme tre volte a settimana, non solo nella stessa stanza, ma anche nello stesso letto, e qui parte la domanda: ma i genitori? Poi pensi, va bè sono americani, magari lì è diverso. Ma ecco che tua figlia di sedici anni inizia a uscire con un ragazzo di vent’anni, si ritrova con un polso rotto e il ragazzo la chiama a tutte le ore del giorno e della notte. Il dubbio che ci sia qualcosa che non va non li sfiora nemmeno, tutta la difesa della figlia viene lasciata in mano a un ragazzo di diciotto anni. La fiducia è talmente tale da permettere ai due un viaggio a Las Vegas “solo perché lui ci va”, poi la rabbia è infinita quando ritornano sposati.
Il tema dello stalking e della violenza avrebbe potuto essere approfondito; gli effetti che provoca sulle vittime, la paura, il senso di persecuzione? Tutto nascosto sotto il tappeto, come si fa con i granelli di polvere. La protagonista mostra di avere un rapporto meraviglioso con la madre e il patrigno, eppure, non accenna ai problemi che ha, ci sono troppe note stonate che mi hanno lasciato perplessa. Ho voluto rileggere i due libri a breve distanza l’uno dall’altro, sono due storie diverse ma hanno una cosa in comune: temi forti che vengono a malapena accennati, quando invece potrebbero mandare un forte messaggio alle giovani lettrici.
Voto 2,5/5
Aggiungo che la fantasia abita da un’altra parte, quando si tratta di cover: guardate quella del primo romanzo. Addirittura il berretto è lo stesso!
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