SIMONETTA MEZZERA consiglia CORRISPONDENZA IMPERFETTA, di Laura Nottari.
Ho letto Corrispondenza Imperfetta (riscrittura 2024) di Laura Nottari.
Per me un romanzo speciale che, in questo periodo di manzi in copertina – di mafiosi dark violenti – di erotici senz’anima e di protagonisti vari senza spessore, mi ha riconciliata con l’universo mondo.
Nottari sa commuovere divertendo e divertire commuovendo. Risate e lacrime.
Che dire poi della lunghezza dei suoi romanzi in generale? Una goduria.
Sarà che io ho sempre apprezzato gli autori da millemila pagine, quei romanzi che non vorresti mai che finissero, che vorresti centellinare ma non ce la fai, che quando arrivi all’ultima pagina ti senti orfana e sei pronta a ricominciare da capo o a rileggere i passaggi preferiti.
Inghilterra 1827
Edith Ellis ha un carattere spigoloso e dei trascorsi dolorosi che l’hanno costretta a lasciare Londra per ritirarsi a Sidmouth.
A ventitré anni, provata dal passato e dalla disillusione, Edith si è rimboccata le maniche dicendo addio a ogni speranza di potersi maritare. Divenuta istitutrice, coltiva ancora un minuscolo sogno: far contrarre un buon matrimonio alla sorella minore, Annabelle. Solo a quel punto, potrà trascorrere la sua vita con serenità.
Lord Esmond Theodore, Conte di Rovington, è uno dei politici più in vista d’Inghilterra, ma anche uno dei lord meno lord che il Ton abbia mai sfornato.
Ormai quarantacinquenne e tormentato dal suo stesso retaggio, il nobiluomo colleziona capelli grigi e pessimi modi. Divorziato, zoppo e pressato da una sorella tremenda, odia qualunque cosa, a eccezione del mare e di suo figlio. Stanco della gabbia sociale di Londra, decide di trascorrere l’estate dove potrà togliersi il fazzoletto dal collo: nella magione di Greyville, sperduta nell’entroterra di Sidmouth.
Greyville è lontana da tutto, ma non dal passato, a quanto pare.
Il nome Ellis, per Esmond, è una ferita mai sanata. E in quella giovane istitutrice, c’è più di un’anima affine alla sua. Miss Edith Ellis è un ricordo, un frammento creduto perso, un’opportunità per riavvolgere il tempo.
Edith non ha idea di chi sia quel vecchio Conte, legato alla parte più fosca della sua vita. Per lei, Lord Rovington è solo un uomo che, con uno sguardo, ha spezzato la sua corazza.
Il miglior e il peggior scherzo che destino e cuore potessero riservarle.
N.d.A: Questo libro è sia la riedizione, sia la riscrittura completa della prima versione di Corrispondenza Imperfetta.
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ANNA LETY consiglia LE VENTISETTE SVEGLIE DI ATENA FERRARIS, di Alice Basso.
Dall’epoca di Vani Sarca, ho amato Alice, ma dopo questo romanzo la amo ancora di più. Al di là del fatto che abbia creato una nuova storia molto interessante, dei personaggi accattivanti, una protagonista speciale, amo questo romanzo perché la storia di Atena è simile alla mia. Mi sono riconosciuta in lei, in tantissimi suoi aspetti, così tanto da commuovermi. Non voglio essere più specifica per non fare spoiler, ma avevo davvero bisogno di una storia, di un personaggio così.
“Mi chiamo Atena Ferraris e mi sa che non sono come gli altri, inutile girarci intorno. Mia madre mi ha sempre detto che siamo tutti diversi, e quindi è come se fossimo tutti uguali. Non ne sono convinta, ma mi fido di lei. Ho trent’anni, vesto fuori moda e odio le sorprese. E ho ben ventisette sveglie ogni giorno per ricordarmi di lavorare, di mangiare, di andare a letto, di smettere di pensare. Soprattutto faccio troppe domande, dicono. Perché per me è essenziale che ogni cosa abbia una spiegazione. Per questo dirigo una rivista online di enigmistica dove ogni gioco, rebus o anagramma ha una soluzione univoca. Mi fa sentire al sicuro. So che siamo in pochi a ragionare così. Ora, però, è successo qualcosa che ha scombinato le carte. Tutta colpa del mio fratello gemello. Febo è uno scrittore in crisi e, per ritrovare l’ispirazione, si caccia nei guai più assurdi. Al momento, per esempio, si è iscritto a una scuola di magia. Sembrerebbe una cosa innocua, se non fosse che, fra giochi di prestigio e illusioni, è inciampato in un mistero vero, di quelli che scottano. Mi ha supplicata di aiutarlo, dice che ha bisogno della mia capacità di vedere particolari che gli altri non notano. E così eccomi costretta a uscire di casa, a conoscere persone nuove e ad avere conversazioni normali. Ma forse è quello che ci vuole: forse è arrivato il momento di mettersi in discussione e capire se mia madre ha detto la verità sul mio modo di essere. A volte bisogna uscire dal guscio per capire chi si è davvero”. Dopo averci fatto sognare con le avventure di Vani Sarca e Anita Bo, Alice Basso torna dai suoi lettori con una nuova protagonista: diversa, ma che assomiglia un po’ a ognuno di noi. Perché siamo pieni di fragilità, ma anche di una forza che non sappiamo di avere. E Atena è qui per dimostrarcelo.
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